Mutui, nuovi tagli in arrivo
L’andamento dell’inflazione ad agosto e le previsioni sull’andamento dei prezzi energetici. Sono queste le variabili che la BCE terrà in considerazione al momento di decidere su, eventuali, nuovi tagli ai tassi di interesse. La maggior parte degli analisti si attende altri due interventi da qui a fine anno, con la prima mossa che potrebbe arrivare proprio a settembre. Intanto, anche il variabile ha imboccato la strada della discesa: Dal 3,72% di Giugno al 3,64% di Luglio per l’Euribor a 3 mesi; resta stabile al 3.63% la scadenza a 1 mese. Non vi sono state invece particolari variazioni sul fronte dell’IRS (riferimento per i mutui a tasso fisso), che in ogni caso resta largamente più conveniente, in un range che va dal 2,51% per la scadenza a 30 anni al 2,81% per quella decennale. Se si guarda ai tassi applicati ai mutui a 20 e 30 anni, nel mese di giugno vi è stato un piccolo restringimento del differenziale tra fisso e variabile, per quanto il primo resti di gran lunga più conveniente, con un TAN medio del 2,80% nel primo caso e del 4,50% nel secondo. Il tasso fisso resta pertanto il preferito dai consumatori, e guardando alle richieste di finanziamento, è vicino alla totalità, con il 99,4 nel corso del secondo trimestre, con il variabile, misto e variabile con cap che si fermano tutti a pochi decimali.